E' tempo di pensare al rientro o all'ingresso a scuola

Eh sì...chiudono le scuole e le ditte iniziano a pubblicizzare zainetti, astucci e quaderni: un comportamento che definirei politicamente scorretto e degno di sanzione civile.

Quindi, ora con il rientro in classe alle porte, ogni volantino depositato nelle cassette condominiali, presenta una carrellata di opzioni per set più o meno desiderabili dai piccoli scolari di casa.

Una lotta impari tra Case produttrici di pennarelli e tanto altro.

Ai miei tempi il marchio più ambito era quello che recitava "con C. si scrive e si gioca", che ti faceva trovare all'interno della scatola i famosi trasferelli.

Ma il punto non è questo, bensì quello di far tornare a casa ogni giorno tutte le tue matite, perfettamente identiche a quelle della maggior parte dei tuoi compagni di classe, e perchè no...pure tutti i tuoi pennarelli.

Da sempre la maggior parte dei nuovi Giotto perde sotto i banchi colori, e torna a casa con kit formati da due rossi e tre gialli, chiedendosi dove sono finiti il verde, l'azzurro e il marron...costringendo i genitori a ricomprare intere scatole nuove, visto che i colori non si possono acquistare sfusi...

Per questo a casa mia si era adottato un metodo infallibile per riconoscere i pennarelli ed un altro per le matite.

Per i primi si prendevano etichette strette e tutte eguali in cui erano indicate le mie iniziali o il mio nome. Poi venivano attaccate nella parte superiore, tutte alla stessa altezza.

Per le matite, c'era il metodo lametta: in quest'ipotesi assistevo senza toccare per ovvi motivi...l'operazione era simile a quella dei pennarelli, ma invece di attaccare l'etichetta si faceva un bel taglietto, tipo quello delle castagne...

Le mie matite, non erano molto apprezzate dai compagni che le definivano rovinate, quindi le ritrovavo sempre...e tutt'ora quando me ne capita una tra le mani mi viene da sorridere perchè so che faceva parte del mio astuccio delle elementari...