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La fortuna è...3#


...avere amici "lontani" che riescono ad esserti vicini nei momenti difficili, al punto che quando vai ad aprire al portone di casa te li vedi dietro il cancello e mentre ti stai ancora chiedendo se si tratta solo di stanchezza...molta...ti dicono candidamente: "sai ero di passaggio e ho pensato di suonare..." Peccato che Monza non sia esattamente l'hinterland di Cagliari...il tempo di aprire e ti trovi delle meraviglie tra le mani:
scarti il pacchetto mentre l'amica di tua sorella dice di aver trovato un negozio di materiale per gli hobby, di averti pensata e di non aver proprio potuto far a meno di comprarti qualcosina...

Dietro di lei, ancora nell'andito di casa, tua sorella, che aspettavi con ansia e sapevi sarebbe arrivata quella notte con l'ultimo volo da Milano, ti bacia e apre subito il suo trolley dal quale escono gli oggetti del desiderio, subito, manco dovessi allenarti entro lo scoccar della mezzanotte altrimenti la tuta da ginnastica si trasforma in tailleur...e prova a correre con il completino e il tacco...
E mica è finita...la mattina dopo ti trovi la dolce Valentina, l'amica dell' *hinterland* cagliaritano, in cucina ad armeggiare tra i fornelli con un profumo di caffè che invade metà della casa...la guardi  ancora assonnata e lei ti anticipa:"sono stata un po' maleducata, ma... mi sono svegliata presto e avevo bisogno di un caffè, che era terminato..."
Tu guardi il tavolo, lo trovi perfettamente apparecchiato, istintivamente guardi dentro la sua tazzina e la trovi pulita come non mai...il caffè lì non c'è passato manco vicino...
Non si sa perchè, ma riesci a sederti come ormai non facevi da tanti giorni, lei arriva e come se niente fosse, come se lo facesse da sempre, come se facesse parte di una routine quotidiana di casa tua, ti serve il caffè caldo, ti avvicina la torta, ti porge lo zucchero di canna perchè sa che lo prendi così, poi si versa il suo caffè, e commenta:"io sempre senza zucchero. Continuo a preferirlo amaro come Gemma (che è mia sorella n.d.r.)"
Nel frattempo si alza la sorellina (l'ho vista nascere nel 1980, le ho dato il biberon, le ho cambiato i bavaglini, l'ho fatta giocare e come è giusto, in effetti le ho fatto pure qualche dispettuccio, lo confesso. Ma è una legge della natura e per me...resterà sempre la sorellina n.d.r.) e anche lei si aggiunge alla colazione. Subito dopo il babbo. Per lui latte tiepido con un cucchiaino di miele. Siamo tutti svegli e la giornata comincia come in una dimensione surreale.
Loro escono, io sto a casa, serena e sollevata, riesco a fare pian piano ciò che devo. Loro sbrigano le commissioni e poi alle 13:01 scatta l'ora X, che dura fino alle 14:59. Valentina con la sua solita dolcezza mi convince a uscire e riesce a portarmi in centro. E' lei che guida me, nonostante non conosca la città. E non so come ci troviamo a mangiare la cucina che preferisco: quella giapponese.
Un weekend splendido nella sua semplicità e nei suoi ritmi finalmente normali...di quella normalità che mi sembra ormai lontana anni luce dalla mia vita, eppure sono passati appena due mesi...
A pomeriggio avanzato crollo addormentata per un paio d'ore e quando scendo a casa dei Miei trovo una sorpresa che mi commuove, perchè la fortuna è anche questa...scoprire che la tua preziosa sorella, sapendo che tu vuoi, almeno quanto lei che sia un Natale SPECIALE, si è già messa all'opera con Valentina per montare di nuovo il grande presepe, eretto solo una volta tanti anni fa, quando eravamo ancora in quattro perchè c'era mamma e le tribolazioni erano impensabili e lontanissime. Quell'anno abbiamo fatto e organizzato il nostro miglior presepe sopra la vaschetta dei pesci che si trova all'interno della casa e proprio subito dopo il portone.
Ecco la vaschetta ripulita da me qualche giorno fa, e ripresa poco prima che ci posassi sopra la grande tavola, le strutture in polistirolo e tutto ciò che potesse permettermi di riprodurre in modo adeguato il paesaggio di Betlemme:


E dopo, appena scesa da casa, con le "operaie" all'opera.
 La direttrice del cantiere: Gemma

Gemma che discute con la sua vice, Valentina

Valentina che segnala una zona pericolosa a rischio calamità naturale

Si ride, si scherza, man mano che si portano giù gli scatoloni con le case, i personaggi, le strutture, gli angeli. Man mano che si scelgono le carte per il cielo e quelle per le montagne. Man mano che si trovano nuove basi in polistirolo e si deve ricominciare da capo mentre qualcuno sentenzia:"eh no mie care...qui bisogna cambiare il piano urbanistico...ci sono altre attività commerciali e altre residenze...bisogna pensarci, mica si può incorrere nell'abusivismo..."
Valentina trova più statuine del Gesù Bambino e visto che sono io la più grande delle due sorelle, me le mostra e serissima mi chiede:"Giulia vedi tu se riconosci il titolare tra varie controfigure, sostituti in caso di malanno e...impostori..." 


Del resto, si sa, giuristi e giornalisti sono sempre utili per riconoscimenti, verifiche legali e aspetti comunicativi in genere.
Così questo è il nostro presepe, quasi definitivo, dopo un pomeriggio umido e piovoso tra visure catastali, problemi condominiali, condoni edilizi, danni provocati da animali, segnalazione dei barraccelli e immancabili comunicati stampa:





Si, lo so...la ricostruzione vi piace, ma...avete notato un "personaggio" sconosciuto...ebbene, nell'epoca del Selfie...non poteva mancare Reginaldo, un nostro amico prezioso ormai divenuto fondamentale nella nostra quotidianità e che, vi assicuro, gode di una certa popolarità al punto che sono in molti a chiedere di poter fare, appunto, un selfie con lui.
Reginaldo sovraintende a tutto e ora monta la guardia al presepe in attesa del ritrovamento di un Magio latitante e di una serie di personaggi che, in modo assai insospettabile quanto negligente, non si sono ancora presentati...

1 commento:

  1. Cara Giulia, vedo che siete partite in anticipo! ma sicuramente alla fine sarà un Presepe straordinario.
    Spero che ci farai vedere le fato di quando sarà finito!!!
    Ciao e buona serata cara amica.
    Tomaso

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