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Auguri Elisabetta, ovvero una caccia al tesoro in stile Giochi senza frontiere


Ciao come vi ho anticipato, domenica avevo ospiti a pranzo e oltre ad aver ricevuto la bella busta handmade ho organizzato una caccia al tesoro dell'Avvento per la bimba, Elisabetta, appunto, che me l'ha regalata.
Basandomi su dei presupposti di un nostro precedente incontro, che sarebbe lungo raccontarvi, le ho fatto trovare tutto ciò: 


occorrente: 
- 1 scatola in cartone di vini da montare
- 2 cestini di diverse dimensioni, che avrebbe dovuto scegliere e posizionare nel punto che le sembrava più comodo da raggiungere di volta in volta (lei ha scelto quello più grande, furbetta!)
- tanti addobbi quante sono le stanze della casa, ognuno dei quali prima di tutto nella maniglia della porta (quello indicava che nella stanza c'era qualcosa); altri all'interno della camera (indicavano che in zona si nascondeva qualche pacchettino);
- tanti pacchettini quanti erano i gg cui eravamo arrivati in un calendario dell'Avvento sui generis (domenica era 16, e 16 erano anche i pacchettini);
 Ma, non solo, perchè 16 erano anche le lettere totali della piccola frase: "Auguri Elisabetta" (dettaglio che vedremo nelle regole del gioco...)
- ogni pacchettino aveva incollata una lettera che componeva la famosa frase

Regole del gioco:

Elisabetta doveva trovare la scatola in cartone, che era in bella vista in salone, e montarla. Lasciarla dove l'aveva trovata, e cercare e quindi scegliere uno dei due cestini e posizionarlo in un posto a lei comodo. A questo punto doveva lanciarsi alla ricerca dei pacchettini e prendere solo quelli con la letterina (non ce n'erano altri). Una volta trovati, non poteva aprirli, doveva tornare nel salone e riporli nel cesto per poi ripartire alla ricerca degli altri fino ad esaurimento lettere. 
Quando le lettere iniziavano ad essere parecchie, poteva tirar fuori i pacchetti e iniziare a comporre la sua frase, per vedere quante lettere e perciò quanti pacchetti mancavano.
Esaurita tutta la caccia al tesoro, iniziava la parte più attesa: scartare i regali!
Io nella mia "cattiveria", ho pensato di farla aspettare al dopo pranzo per far crescere in lei la curiosità...se mai fosse stato necessario... 

Queste sono le due postazioni in cui ci sono le altrettante parole composte: "Elisabetta"

 e...

"AUGURI":


Ovviamente, per aggiungere un po' di pepe al gioco, scatole grandi contenevano oggetti minuscoli e viceversa, per non parlare delle scatole dalle forme più strane, scelte apposta per disorientare Eli, che comunque si è divertita davvero tanto.

La carta per i pacchetti era la più varia: dai depliant pubblicitari, a quella per incartare le uova di Pasqua, passando da quella natalizia per arrivare al quella pubblicitaria dei negozi...

I regali? Tutti piccoli oggetti, la maggior parte handmade: calamite assemblate, un cerchietto per i capelli, portacandeline con addobbo in feltro a forma di gufi. Insomma, di tutto un po'... 

p.s.la scatola in cartone che ha montato sarebbe dovuta servire a riporre tutti i regalini da portar via, in realtà è uscita con quella e altre due bustone: sembrava mi avesse svaligiato la casa!!! =) 



1 commento:

  1. Bella idea brava ciaooo e Buon Natale ...preferisco dirlo più volte che rischiare di non dirlo affatto

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